Fondazione ICA Milano prosegue la programmazione del 2023 con due nuovi progetti espositivi, aperti al pubblico dal 4 maggio al 15 luglio 2023 negli spazi di Via Orobia 26.
Condemnation di Aziz Hazara (Afganistan, 1992), a cura di Francesca Recchia, presenta negli spazi di Fondazione ICA Milano un'articolata riflessione dedicata ai numerosi decenni di guerra che l'Afghanistan ha attraversato e allo scardinamento delle narrazioni stereotipate che ne sono scaturite. In mostra per l'occasione un percorso espositivo che coinvolge sei opere di Aziz Hazara nella costruzione di una vera e propria esperienza multimediale, vòlta a tratteggiare la complessa relazione tra religione, società e politica che attraversa la vita quotidiana degli afghani. Condemnation prende forma a partire da un dialogo di lunga data tra artista e curatrice, le cui radici affondano nel comune desiderio di esplorare e disinnescare il vocabolario che innerva la narrazione dell'Afghanistan cui siamo generalmente abituati. La riflessione dell'artista, che scaturisce dalle conseguenze della missione civilizzatrice occidentale e da vent'anni di guerra al terrorismo, si sofferma sull'uso delle parole e su come queste siano state utilizzate per giustificare la presenza internazionale nel paese. Il titolo stesso dell'esposizione – condemnation – trae origine dalla pratica ritualistica che ha visto diversi governi afghani condannare stragi e atti di terrorismo impiegando ciclicamente le medesime parole. Spiega Francesca Recchia, curatrice della mostra: "Con parole praticamente identiche e con invocazioni allo stesso Dio, ogni governo ha condannato la tragica perdita di vite umane, gli orrori causati dai nemici dello stato, l'atto blasfemo di uccidere degli innocenti. Diplomatici e portavoce delle organizzazioni internazionali a loro volta si sono uniti al coro, utilizzando le stesse parole e facendo appello allo stesso o ad altro dio. E così, mentre tutto cambia, le parole e le immagini rimangono le stesse." Il percorso espositivo presentato in Fondazione ICA Milano traccia una parabola nella produzione artistica di Aziz Hazara, in una sapiente combinazione di ironia, riferimenti teologici e domande di vitale importanza che invitano il pubblico a mettere in discussione le banalità rassicuranti cui è assuefatto. Dai ritagli di carta che compongono l'opera Condemnation (2023) si passa all'installazione sonora multicanale Bushka Bazi (2023), dove l'artista esplora la cultura materiale e la trasformazione degli oggetti quotidiani nel contesto della guerra al terrorismo, e alle stampe d'archivio Chalk Drawings (2020), dove una mano disegna una scatola di gesso attorno a sandali di plastica nera. Con Coming Home (2021) Aziz Hazara presenta quattro tonnellate di rifiuti, abbandonati dalle truppe internazionali che lasciavano il territorio afghano a occupazione terminata, in una riflessione dedicata agli avanzi della guerra ripresa anche nella stampa d'archivio I am looking for you like a drone, my love (2021). Infine, con la proiezione video Takbir (2021) l'artista utilizza la dimensione sonora per mettere in scena le piccole forme di ritualità quotidiane che si sviluppano nel contesto di un conflitto in corso. Inserendosi nel solco della ricerca artistica portata avanti da Fondazione ICA Milano, la mostra Condemnation traccia un percorso di riflessione attraverso i ricorsi storici, la drammatizzazione e la semplificazione dell'alterità che la narrazione di un conflitto può assumere. |
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